Le intolleranze alimentari sono più frequenti di quanto si possa immaginare.
Spesso causano gonfiore e dolori allo stomaco dopo alcune ore dall’ingerimento degli alimenti.
Molto spesso l’intolleranza alimentare viene confusa con l’allergia, ma esiste una differenza abissale tra le due. Difatti l’intolleranza alimentare non coinvolge il sistema immunitario, come avviene invece per un’allergia, ma causa solamente dei fastidi che possono risolversi in poco tempo e senza conseguenze.
Sintomi dell’intolleranza alimentare
Per comprendere meglio cosa si intende per intolleranza alimentare, basta elencarne le cause:
- Gonfiore addominale, è sicuramente il primo sintomo più evidente che si manifesta
Mal di pancia
Flatulenza
Diarrea
Eruzioni cutanee seguite da pruriti insistenti
Nausea
Vomito
Mal di testa
Bruciore addominale
NervosismoI sintomi delle intolleranze si sviluppano a poche ore dal consumo dei pasti, mentre le allergie hanno un tempo d’azione molto più ridotto.
Prima però di fasciarsi la testa, è bene considerare il fatto che la presenza di uno o più di questi sintomi non comporta necessariamente un’intolleranza ad uno specifico alimento, ma potrebbe essere causato da altre motivazioni dipendenti dalla propria salute.
Ecco perché è necessario di tanto in tanto fare un controllo e rivolgersi ad un medico specializzato proprio in questo settore, per verificarne o meno la presenza.
Test per l’intolleranza alimentare
Benché non esista un vero e proprio test scientifico per determinare un’intolleranza alimentare, si può comunque effettuare un controllo e determinare quali alimenti ci infastidiscono semplicemente seguendo due passi:
Il primo consiste nel tenere un diario alimentare, dove annotare tutti i cibi assunti e quelli che potrebbero causare maggior fastidi, descrivendone poi i sintomi e i tempi.
Il secondo step invece consiste nel tenere una dieta di eliminazione, cioè una dieta in cui si eliminano i cibi che consideriamo dannosi e osservarne gli effetti in un determinato periodo di tempo.
Si deve procedere escludendoli uno per volta, in questa maniera è più facile individuare quale dei tanti potrebbe essere quello incriminato, e quindi decidere di eliminarlo definitivamente dalla propria alimentazione.
È importante che tale test venga effettuato sotto controllo medico, in tal modo sarete controllati e aiutati in caso di necessità.
Tra le cause scatenanti dell’intolleranza alimentare c’è anche quella dell’intolleranza al lattosio, per cui esiste uno specifico test riconosciuto scientificamente, che è sempre bene effettuare per avere un margine di sicurezza maggiore.
È possibile inoltre effettuare alcune importanti analisi rivolgendosi ad uno specialista, come un dietologo, un endocrinologo, un medico di medicina generale, un pediatra (nel caso si tratti di un bambino), un gastroenterologo oppure un internista. Nel caso il proprio medico curante non sia in grado di individuare le cause dell’intolleranza è bene rivolgersi ad uno di essi.
Fra i test riconosciuti e più efficaci c’è l’analisi del sangue, un test molto simile a quello che si effettua per la glicemia e che nel giro di 30 minuti permette di individuare le possibili intolleranze su una base di 57 alimenti differenti.
È possibile effettuare il test per le intolleranze alimentari presso la Clinica San Francesco di Telese Terme (BN).
Come comportarsi in presenza di un’intolleranza alimentare?
Nel momento in cui viene individuata l’intolleranza ad uno specifico alimento, la prima cosa da fare è interromperne l’assunzione per un breve periodo, all’incirca 6 settimane, e valutare gli effetti.
Successivamente è possibile reintrodurre nella propria alimentazione quell’alimento, assumendolo in piccole quantità in modo da capirne i limiti di tollerabilità.